giovedì 15 settembre 2011

ENERGIA EMPATICA (MEDEA TEIXEIRA UNDERGROUND)

Già pubblicato su EroticNotes:


Un lustro fa, in un intervista scrissi questa cosa:

Nella mia vita, sono stato fortemente influenzato da tre passaggi fondamentali, sono per così dire passato dalla limpida geometria di Henry Cartier Bresson, al furore passionale di William Eugene Smith, fino all’immanenza tragica di Robert Frank.
Questo è il mio percorso nella consapevolezza del fare fotografia, un cammino che certamente non si conclude mai, ma che in una certa fase della vita è determinante e che in un modo o nell’altro, porta alla coscienza di sé e del proprio agire fotografico.
La mia vita è cambiata quando nel 1989, ho visto “Blind Love Faith” di Frank, un trittico di una maschera di gomma, attaccata ad un palo, la foto è anche un po’ sfocata, ma su di me ha avuto un effetto devastante, mi ha messo in una crisi assoluta, mi ha proposto una visione nuova, assolutamente inedita, c’era qualcosa in quell’immagine di non ben definito, magico e inspiegabile, questo secondo me dovrebbe trasmettere una grande foto, dovrebbe sorprenderti per qualcosa che non riesci a cogliere ne tanto meno a spiegare.
Nella fotografia, io cerco solo la bellezza, è come per la vita, ma assomiglia tanto al  trattenere la sabbia tra le mani, è quasi impossibile, ci metto tutto il fuoco della mia la passione, e forse sbaglio ma è il modo migliore che conosco per esprimermi, tutto passa, quel poco che mi resta tra le mani, mi illumina la vita e spero che possa piacere agli altri, condividendo l’energia di un momento perduto, la poesia di qualcosa che svanisce, lo so è difficilissimo, ma d’altronde si sa che sono un sentimentale.


Ora in queste foto si può vedere un ulteriore passaggio della mia fotografia compulsiva, cioè l'espressione dell'Energia Empatica, l'unica cosa che conti per me al di là dei formalismi, delle regolette scolastiche da strapazzo del conformismo della fotografia di oggi, io sono fortunato perchè vivo da un'altra parte, mai allineato a questo fotografare convenzionale, così noioso, così accademico.
Io doppiamente fortunato perchè ho pure incontrato Medea Teixeira, la mia Musa, una creatura ad alta energia animalesca, potente e raffinata, in queste foto sfocate o mosse, non fa vedere niente eppure la traboccante energia di questa creatura viene fuori con tutta la sua potenza, l'empatia che ci lega è sotto gli occhi di tutti.
Ribadisco, sono un uomo fortunato.





Aggiungo stralcio dell'index originale a testimonianza della reale sequenza

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