sabato 5 agosto 2017

ENERGIA

Come scrissi anni fa nell'intervista che mi fece Toni Thorimbert io conoscevo già Robert Frank soprattutto per i lavori degli anni '50 e in particolare per "The americans".
Riporto quello stralcio, "nel 1989 lessi la recensione della nuova edizione di "The lines of my hand" su Photo Italia, e tra le altre, c'era pubblicata una fotografia, un trittico per essere precisi, intitolato "Blind Love Faith", una semplice maschera di gomma appesa ad un palo. Da quel giorno la mia vita è cambiata, lì ho capito."
Ora, io non ho mai specificato il perché, ma questo trittico fu per me un'autentica illuminazione.
La prima foto è sfocata, la seconda ha un orizzonte storto e non di poco, nella terza la maschera è mossa, mezza mangiata e piuttosto defilata, ma soprattutto è solo una maschera di gomma appesa a un palo, non è un soggetto di per sé particolarmente interessante ne tanto meno significativo.
Allora che cosa ho capito? Che la geometria, la composizione, i pesi, gli equilibri piuttosto che la regola dei terzi, non sono sufficienti ne tanto meno necessari, utilizzati come regolette finiscono per consentirti di fare il "compitino" e niente di più, non solo è il MODO con cui si fotografa che è fondamentale e non le trovate come molti pensano, ma la cosa più importante è l'ENERGIA, se c'è quella la foto funziona, senza di quella si rimane nel conformismo scolastico che ci ha letteralmente invasi.
Quindi, sempre ENERGIA!
Grazie Robert.


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