domenica 2 gennaio 2011

SOPRA

Probabilmente ho subito l'influenza di Sieff e del POV, il così detto Point Of View, un genere praticato nel cinema porno dalla metà degli anni 90, lo stesso attore riprende la scena con il suo punto di vista estremamente ravvicinato e supergrandangolare, l'effetto scenico è per lo spettatore di presenza reale nel contesto, e fa si che si immedesimi con l'attore.

Io sono un'intimista, mi piace stare vicino sia come effetto di relazione col soggetto che come effetto spaziale, i riferimenti dell'ambiente sono per me particolarmente significativi, non amo per nulla l'astrazione nel nudo, il corpo è una presenza reale in un luogo reale e in un tempo ben preciso.
Amo i grandangoli che mi consentono questa cosa, amo l'effetto di vicinanza e la sensazione che porta con se la fotografia, non sopporto al contrario l'effetto di schiacciamento generato dai mediotele, che andava tanto in voga negli anni 70/80 su riviste quali Playboy o Penthouse, con quelle modelle fotografate coi teleobiettivi, lontanissime, con prospettive che le rendevano irraggiungibili e che generavano un effetto da guardone, ecco è questo il punto, essendo un intimista, mi piace che si avverta la relazione empatica, lo scambio di energie che può esserci solo nel contatto, non certo spiando a distanza.
Questa “intimità” con la modella, fa si che la maggior parte delle persone pensi che le mie foto di nudo sono foto di mie amanti, evidentemente un certo registro emotivo piuttosto che un fremito di desiderio restano imbrigliate nel fotogramma, e questo mi piace.

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